Scrivi un commento
al testo di Annalisa Scialpi
Ifigenia
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Comportati bene chiudi le gambe chiudi le cosce del tuo sentire le cosce nella tua pancia. Vieni qui, sul rogo! E muffe case a dirocco assi aguzze demoni verdi nell’aria. “Ora ti bruciamo, comprendi, questione di ragion di stato, ti rubiamo la gonna ti rubiamo la gioia ti rubiamo la vita. Matrone colossali con lo sguardo di orche innocenti vecchie smilze, il tantra dei condonati dei passati-a-setaccio e dietro niente e dietro niente e dietro niente.
|
Giovanni Rossato
- 27/10/2021 22:58:00
[ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]
Cè un diritto che non sta scritto da nessuna parte quello dei buoni, dei fragili, dei giusti; è il diritto degli uomini e delle donne sopra tutto ciò che uomimi e donne hanno creato per far fronte alle loro paure figlie dei loro stessi sensi di colpa. Cè un diritto perennemente violato, il solo che rimane, di questo tu parli. Grazie Annalisa
|
Salvatore Pizzo
- 24/10/2021 03:37:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Tragica Ifigenia, tragica figura di donna più che mai attualizzata da questi tuoi versi che, con forza, ne esprimono il tormento, la violenza, la sopraffazione che la figura femminile ha sempre, nella storia, dovuto subire. Così è in quel"e dietro niente"reiterato, quasi rabbioso nel sottolineare il nulla che sta dietro ad un ordine sociale ritagliato al maschile. E il vuoto si sa che è spesso serbatoio dellorrore. Molto forte e sentita dimpatto immediato. Un saluto chè più ancora un abbraccio.
|
Vincenzo Corsaro
- 23/10/2021 21:29:00
[ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]
Molto sentiti questi tuoi versi che descrivono un antico mito, quello di Ifigenia che subisce una tragica sorte. Il padre Agamennone la attira nel porto di Aulide con linganno, facendole credere di voler celebrare le sue nozze con Achille, ma una volta vestita con gli abiti nuziali della vergine viene uccisa dallo stesso padre, che in tal modo soddisfa la volontà di un dio tanto assoluto quanto crudele. Anche oggi accade spesso che un dio sottoponga luomo a prove durissime, sia per conoscere veramente la sua fede sia per punirlo se ha commesso una colpa. Come si fa a venerare un dio simile? Un dio che permette tali atrocità? E che dire di certi genitori che addirittura vendono i loro figli? Sto divagando... Mi è piaciuta davvero tanto. Un affettuoso saluto Annalisa :)
|
|
|